In Brasile la festività dell’Epifania ricorre nella domenica successiva al 6 gennaio. La mattina è iniziata con la solenne Celebrazione Eucaristica nella concattedrale S. Paulo Apostolo de Sao Paulo de Olivença. Vi è stata grande partecipazione dei fedeli, incuriositi anche dalla delegazione venuta dall’Arcidiocesi di Ancona-Osimo. La liturgia, animata in tutte le sue parti, è stata vissuta nella gioia dei segni: canti e danze come è tipico della tradizione locale.
Mons. Zon ha invitato i fedeli ad andare da Gesù e a portare la loro vita, povera di doni ma illuminata dalla Sua presenza che è luce nel cammino dell’esistenza. L’Arcivescovo Angelo ha ringraziato e lodato l’impegno profuso dai tanti chierichetti, animatori e ministri. Ha spiegato brevemente il significato del gemellaggio che consiste nell’incontrarsi, conoscersi, condividere, pregare insieme e dare aiuto fattivo con opere di carità.
Dopo la S. Messa la comunità si è ritrovata per un momento di festa presso la struttura delle Suore Cappuccine. I ragazzi della parrocchia hanno voluto animare con i canti un momento dedicato all’infanzia missionaria. Lo spazio si è animato con un crescendo di canti sia in lingua portoghese che in italiano. Alcuni hanno voluto che venisse ballata anche la cumbia, ballo tipico, che ha messo tutti in pista nella più squisita armonia della festa.
Nel pomeriggio l’Arcivescovo Adolfo ci ha portato a far visita al Centro Vocazionale Diocesano. Presenti all’incontro anche il direttore don Mariano e il vicedirettore e parroco don Marcelo. Mons. Zon ha illustrato la Diocesi che ha una superficie di oltre 130.000 km² ovvero quanto il territorio del Nord Italia fino all’Emilia Romagna. La popolazione è di 220.000 abitanti, dei quali circa il 56% sono cattolici. I sacerdoti diocesani e i religiosi sono in tutto 18. Sono presenti anche 25 Suore di 9 congregazioni.
I giovani in formazione presso i seminari sono: 6 nel seminario regionale amazzonico San José di Manaus per la Teologia e la Filosofia, 2 nel propedeutico interdiocesano Sant’Ana a Goari e 2 nel centro vocazionale San Joan Maria Vianney. Essi provengono anche dalle etnie Ticuna, Cocaba e Cabeba. Mons Zon ha ringraziato l’Arcivescovo Angelo e l’intera Arcidiocesi di Ancona-Osimo per il sostanzioso contributo che viene inviato ogni anno per sostenere lo studio dei seminaristi in cammino verso il sacerdozio. Nella Diocesi dell’Alto Solimoes è un tempo, questo, molto positivo per le vocazioni rispetto al passato.
Per sostenere gli studi e le spese del seminario occorre ogni anno una somma di circa 40.000 euro che giungono in parte dall’Arcidiocesi di Ancona-Osimo ed il restante dalle collette annuali diocesane con il coinvolgimento delle parrocchie ed altri enti dell’Alto Solimoes.
Don Mariano, direttore del Centro Vocazionale, ha messo in evidenza la risposta positiva dei giovani alla chiamata e anche la loro docilità nel rispetto della loro libertà ad un cammino formativo ed educativo. È sorto un bel dialogo tra i seminaristi della nostra diocesi con il Vescovo e don Mariano con la convinzione che il Signore mai farà mancare vocazioni alla sua Chiesa e per questo c’è bisogno di intensificare la preghiera.
Don Mariano ha voluto far dono all’Arcidiocesi di Ancona-Osimo di un calice, di una patena e di una pisside in legno, opera dell’artistico artigianato locale.
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