Il 2 ottobre 2019, l’Arcidiocesi di Ancona-Osimo, grazie all’impegno della Caritas e dell’Ufficio Missionario diocesani, ha dato inizio al gemellaggio con la diocesi dell’Alto Solimões (Brasile). Durante l’incontro tra i rispettivi Vescovi, Mons. Angelo Spina e Mons. Adolfo Zon Pereira, venivano gettate le basi di un percorso improntato all’incontro e alla conoscenza reciproca tra le due comunità ecclesiali, distanti geograficamente ma vicine nella fede e nella testimonianza della carità. Un’occasione per promuovere lo scambio fecondo di doni spirituali e materiali, nel segno della fraternità.
Nei giorni di permanenza ad Ancona, prima di recarsi a Roma al Sinodo Mondiale sull’Amazzonia (7 – 26 ottobre), Mons. Pereira ha incontrato i sacerdoti, i seminaristi, la cittadinanza e alcune scuole, portando la ricchezza della fede di una comunità che sta affrontando sfide straordinarie. Dal processo d’inculturazione dell’evangelizzazione, alla tutela dell’ambiente sempre più minacciato e vitale per l’umanità, dalla lotta alla povertà molto diffusa in tutto il territorio, all’emarginazione delle popolazioni indigene, alla difesa delle culture locali.
Pochi giorni dopo, durante l’Ottobre Missionario, la nostra comunità diocesana veniva invitata alla preghiera a sostegno della Chiesa dell’Alto Solimões, con una veglia (18 ottobre) sul tema “Battezzati e inviati”).
Veniva quindi definito un calendario di iniziative tra cui la destinazione della raccolta delle offerte della III domenica di Avvento (15 dicembre “Natale di Fraternità”) ad un’opera di carità da realizzare nella diocesi dell’Alto Solimões. Un’iniziativa accompagnata dall’animazione presso le varie parrocchie e dalla diffusione di una brochure di presentazione del gemellaggio, delle sue finalità e dei territori coinvolti. Tra i doni spirituali, Mons. Angelo Spina e Mons. Adolfo Zon Pereira si sono trovati pienamente concordi nel sollecitare lo scambio delle esperienze pastorali con particolare attenzione all’aspetto formativo. È quindi iniziata una programmazione che avrebbe presto consentito di sostenere alcuni seminaristi dell’Alto Solimões presso il seminario interdiocesano di Manaus, per assisterli nel loro cammino verso il sacerdozio e, al tempo stesso, a sollecitare esperienze di missione in loco da parte dei nostri aspiranti sacerdoti.
Il percorso del gemellaggio si è poi arricchito di un evento inaspettato quanto straordinario. Uno spettacolo organizzato il 22 febbraio di quest’anno presso il Teatro Sperimentale di Ancona, promosso da ben 20 paesi latino americane, dal titolo “Amazonia – Uniti per l’ambiente, l’arte, la cultura del polmone del mondo”, con l’apporto di tante realtà tra cui la Caritas e l’Ufficio Missionario.
L’arrivo della pandemia causata dal Coronavirus non ha fermato questo percorso, anche se ha imposto una nuova programmazione. In questo periodo così tormentato, non è venuto meno lo scambio di notizie e la prossimità, soprattutto con i referenti della Caritas e dell’Ufficio Missionario, oltre che con il nostro arcivescovo durante le feste di Pasqua. Mons. Zon Pereira ci ha fatto partecipi della grave situazione che anche loro stanno attraversando, con un percentuale di contagi superiore all’Italia da affrontare senza tutele sanitarie e assistenza sociale. Un’altra conseguenza della situazione sanitaria è stata il rinvio della “visita ad limina” di Mons. Zon Pereira in programma a maggio e del passaggio ad Ancona ed anche il viaggio estivo di missione dei nostri seminaristi è stato necessariamente rimandato.
Ma la nostra vicinanza alla Diocesi dell’Alto Solimoes, nella speranza di riprendere prima possibile il calendario delle iniziative, è proseguita con rinnovato impegno attraverso la preghiera e l’invio di €10.000,oo della raccolta fatta nelle parrocchie durante l’Avvento di Fraternità, la prima annualità del Gemellaggio.